Il numero di chi sceglie di non sposarsi in Italia è in continua crescita, ma quanti conoscono il contratto di convivenza?
Si calcola che nel nostro paese siano oltre 1 milione e mezzo le coppie di fatto non unite civilmente in matrimonio ed è la legge 20 maggio 2016 n.76 che disciplina (dal 36° comma al 65°comma) la “convivenza di fatto”.
Questa legge riconosce e celebra la parità tra le coppie etero e omosessuali senza alcun distinguo dovuto alla sessualità e ne garantisce i diritti minimi.
Non si occupa però delle unioni affettive non fondate sulla convivenza e delle convivenze non fondate sul legame affettivo sessuale.
Accade frequentemente, infatti, che legami affettivi di coppia molto solidi e durevoli nel tempo siano privi del carattere della stabile convivenza a causa della maggiore individualità nella gestione del menage quotidiano dei partners .
Così come esistono delle convivenze che si basano esclusivamente sulla assistenza reciproca e non fondate su alcun legame affettivo sessuale.
La legge considera conviventi di fatto due persone maggiorenni, unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale non vincolate da rapporti di parentela affinità o di adozione, da matrimonio o da unione civile.